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Sapiens. Da animali a dei. Breve storia dell'umanita
P**I
L'evoluzione umana spiegata attraverso la storia, la sociologia e l'antropologia
“Sapiens, da animali a dei”Libro pubblicato nel 2011, che in Italia gira dal 2014, e che io ho letto purtroppo solo nel 2018.Dico purtroppo perché la risonanza globale che ha avuto questo libro lo rende una lettura obbligatoria anche solo per colmare la lacuna indiretta data dal non avere idea dei contenuti trattati, al dilà che si condivida o meno il pensiero dell’autore.Un libro che racconta la storia della civiltà umana dalla preistoria ai giorni nostri, chiudendo con uno sguardo sul futuro che ci aspetta.Scopriremo come e perché un animale in principio come tanti altri, sia riuscito ad elevarsi sopra qualunque altra specie, e quali sono stati i passaggi che ci hanno reso già milioni di anni fa i dominatori incontrastati del pianeta.Harari espone le tappe dell’evoluzione e della storia umana indicando i fattori esterni e interni che hanno influito sulla nostra crescita come specie intelligente, individuando e approfondendo (sempre con aneddoti interessanti) le 3 principali rivoluzioni che la razza umana ha attraversato, ovvero rispettivamente "Cognitiva", "Agricola" e "Industriale".Se dovessi spiegare a un bambino la differenza tra questo, e i libri di storia ai quali siamo abituati, è che il libro di storia si limita a dirti cosa è successo in determinate date, mentre questo libro, oltre a dirti cosa è di fatto successo in una certa data, ti spiega a livello teorico “perché” sono successe, e perché, potenzialmente, accadranno o meno in futuro.Il tratto distintivo che si nota subito su questo rispetto ai concorrenti è il taglio divulgativo scorrevolissimo, che lo rende un pasto gustabile anche fuori da quella piccolissima cerchia di persone particolarmente colte (o presunte tali) che abbiamo in italia, e proprio per questo sapiens risulta per i più una lettura illuminante.
D**N
Un libro che mi ha arricchito molto
Ho finito di leggere "Sapiens: da animali a déi".È stata una lettura che mi ha appassionato talmente tanto che ho letteralmente divorato il libro costruito da circa 500 pagine dense di concetti in pochi giorni.Credo che un libro del genere non possa mancare nella nostra biblioteca e che dovrebbe essere letto nelle scuole dell'obbligo.Nella era di internet abbiamo le informazioni storiche alla portata di un clic, ma questo libro fa molto di più che raccontare la storia dell'umanità. Sviluppa un'avventura appassionante che illustra come l'umanità, attraverso le proprie finzioni, abbia condizionato dapprima la propria specie e poi l'intero ecosistema. Le riflessioni che il lettore matura leggendo questo libro vanno ben oltre la storia: lo pongono nella scomoda condizione di farsi domande su di sé e sulla propria società.Secondo l'autore l'uomo grazie alle proprie costruzioni sociali e alla propria immaginazione è l'unica specie in grado di andare oltre i limiti imposti dalla biologia.Tuttavia questo libero arbitrio è solamente un'illusione. Nell'usare le finzioni quali denaro, religione, stato, per controllare il mondo, in realtà l'uomo ha finito per schiavizzare se stesso. Ha barattato un il controllo del mondo circostante in cambio della propria libertà.Siamo più felici ora che la vita è scandita da innumerevoli costrizioni sociali e personali o in un passato dove scorazzavamo spensierati nella natura? Per rispondere bisogna aver prima chiaro il concetto di felicità e di come essa evolve nella storia, un aspetto pesantemente trascurato dagli storici.
M**O
Good
Good
M**.
Sapiens Da animali a dei disattenti....
Libro interessante ma con una nota dolente visto che è una nuova edizione riveduta, dalla pagina 480 alla 513 messe al contrario forse hanno pensato bene di rivederla da un altro punto di vista .
B**Y
Questo libro vi porterà alla scoperta di chi siamo e da dove veniamo.
Faccio una premessa: sono semplicemente un lettore, non aspettatevi quindi una recensione da critico letterario. Ma da lettore, voglio esprimere il mio punto di vista su questo libro che ho trovato magnifico ed affascinante.Yuval Noah Harari ci riassume con una naturalezza sconcertante tutti i passaggi più significativi dell’intera storia dell’umanità; descrivendo con una semplicità imbarazzante milioni di anni, di avvenimenti, di casi, di paradossi, di stili di vita, di decisioni che ci hanno portato ad essere quello che siamo nell'attuale società, nell’era moderna.Parte dal presupposto che a modellare il corso della storia furono tre importanti rivoluzioni: la Rivoluzione cognitiva (70.000 anni fa), la Rivoluzione agricola (12.000 anni fa) e la Rivoluzione scientifica (500 anni fa). La transizione fra queste tre “macro-parti”, all'interno del libro, avviene lievemente. Neanche ci si accorge di terminare capitoli, di voltare pagina, di andare avanti millenni. È come se il lettore si evolvesse insieme al vero protagonista del libro: Homo Sapiens. D’altronde è questa la Storia; la maggior parte delle cose prima avvengono e solo in seguito ci accorgiamo di quanto, da quel momento in poi, sia totalmente cambiata la nostra vita. Sul momento difficilmente ci rendiamo conto di quello che sta per accadere. Chi di voi si ricorda il giorno in cui ha effettuato il primo accesso ad internet? Eppure adesso stai leggendo questo post. Ci siamo ritrovati internet dentro le nostre vite, senza neanche accorgercene. Così anche 70.000 anni fa, l’Homo Sapiens non si accorse che, mentre le scimmie riuscivano a pronunciare dei versi che pressapoco potevano significare “Attenzione! Un leone!” e successivamente scappavano all’impazzata senza riuscire ad organizzarsi, l’Homo Sapiens si ritrovò a comunicare con suoni che sarebbero potuti significare “Attenzione!-un leone-vicino l’ansa del fiume-sta puntando un branco di bisonti”. Fu in grado di riuscire a comunicare dettagli, ubicazioni precise e stato delle cose. Con queste informazioni, i membri del suo gruppo poterono a loro volta consultarsi e discutere sull’opportunità o meno di avvicinarsi al fiume per mettere in fuga il leone e dare la caccia al bisonte. Fu questo il punto cruciale che fece da vero spartiacque fra noi e gli “altri” esseri viventi: la Rivoluzione cognitiva. Da quel momento in poi furono un susseguirsi di “esigenze” che spinsero Homo Sapiens alla creazione di miti, al forte uso dell’immaginazione ed a generare finzione. "Di sicuro non riusciremo mai a convincere una scimmietta a darci una banana promettendole che nel paradiso delle scimmiette, dopo morta, avrà tutte le banane che vorrà." Per Homo Sapiens invece fu facile parlare di cose che non esistono veramente, è questo ci ha dato uno slancio impressionante nella nostra evoluzione e quindi, per effetto indiretto, anche all’evoluzione di tutti gli altri esseri viventi (e non) presenti sul pianeta terra.Tengo a precisare che Harari ci racconta, capitolo dopo capitolo, le varie interpretazioni della Storia, basata su fatti e studi del seguente tipo: di livello biologico, antropologico, psicologico e storico, omettendo le proprie considerazioni personali, se non nelle ultime due pagine di questo libro: nella postfazione. La sua straordinaria capacità, da buon storico, è quella di mantenersi al di fuori delle vicende, senza farsi coinvolgere personalmente in pareri inappropriati, ma lasciando che sia il lettore a trarre delle conclusioni ed a interrogarsi interiormente da che parte schierarsi e che posizioni prendere (se questo servisse comunque a qualcosa, visto che si parla di Storia e quindi di passato).Con la leggerezza di chi sta raccontando una storia qualunque, Harari scandisce i tempi e gli eventi dell’Homo Sapiens parlando di religioni, razze, generi, famiglia, imperi, politica, stati, denaro che lo hanno portato, senza neanche rendersene conto, a fare i conti con le proprie scelte incontrovertibili e quindi, di era in era, a mutare per adattarsi ad esse.Passavano spesso tanti anni, a volte moltissimi anni, prima che accadessero eventi significativi degni di nota così da cambiare drasticamente il nostro stile di vita, tutto questo fino alla Rivoluzione scientifica (circa 1500 d.c.). Per farci capire appieno cosa davvero ha significato per l’Homo Sapiens la Rivoluzione scientifica, fra le righe di questo libro credo di aver letto l’esempio più eloquente che si possa fare, per intenderci: “Immaginiamo che un contadino spagnolo si fosse addormentato nel 1000 d.c. e si fosse svegliato cinque secoli dopo, destato dal chiasso che facevano i marinai di Colombo mentre imbarcavano la Nina, la Pinta e la Santa Maria: il mondo che gli si parava davanti ai suoi occhi gli sarebbe sembrato del tutto familiare. Nonostante i molti cambiamenti avvenuti in termini di tecnologia, abitudini quotidiane e confini politici, il nostro contadino medievale si sarebbe comunque sentito a casa. Ma se a cadere in un simile sonno fosse stato uno dei marinai di Colombo, ridestandosi poi allo squillo di un iPhone del XXI secolo, costui si sarebbe ritrovato in un mondo del tutto sconosciuto, e ben al di là della propria comprensione. Che cos’è, il paradiso? Si sarebbe chiesto. O magari è l’inferno?”In poche parole, negli ultimi 500 anni abbiamo assistito a un fenomenale e incomparabile sviluppo delle capacità umane.Harari, oltre che ad indagare sui vari avvenimenti che si sono succeduti nella storia dell’umanità, attenendosi ad una ricostruzione ordinata degli eventi, ponendo delle domande a cui poi lui stesso da delle risposte oggettive, egli riserva le ultime due parti del libro trattando due argomenti mastodontici: la Felicità ed il Futuro. È solamente in quest’ultima parte che sempre più spesso ci pone delle domande ma non ci fornisce nessuna risposta, probabilmente per il semplice fatto che a scrivere questa “breve storia dell’umanità”, stiamo contribuendo, spesso inconsapevolmente, anche noi.
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